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Giovedì, 08 Giugno 2017 16:30

I talenti dei bambini

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Tutti i bambini hanno delle potenzialità e riconoscerle è molto importante. L’attenzione che abbiamo per loro li fa sentire compresi ed amati, li sostiene nella realizzazione dei loro sogni.

A volte fanno domande da piccoli ometti, senza l’aiuto di nessuno hanno imparato a leggere, conoscono i numeri ed amano riflettere su argomenti da grandi. In famiglia non si bene come comportarsi e in aluni casi queste predisposizioni non sono riconosciute.

Bisogna capire qual’ è l’atteggiamento più corretto per la valorizzazione delle doti dei propri figli.

Se un bambino dotato non viene seguito nel modo giusto, tende ad isolarsi. I più creativi, ad esempio, hanno difficoltà ad uniformarsi ai programmi, ai tempi ed alle regole della classe. Capita che collezionino brutti voti.

Poi ci sono quelli timidissimi, che si nascondono” non amano mettersi in mostra anche perché si annoiano e coltivano i propri interessi in modo autonomo a casa, in solitudine.

Alcuni, invece, reagiscono con irrequietezza e proprio a causa della loro esuberanza, possono essere scambiati per iperattivi con conseguenze negative sia per il bambino che per la famiglia.

Per evitare questi problemi la chiave è valorizzare le potenzialità dei figli, sempre anche se non sono dei geni, ogni bambino ha qualcosa di unico e speciale.

I genitori devono seguire i figli, ascoltarli, osservarne gli interessi e le inclinazioni anche quando giocano, disegnano o fanno sport.

Il dialogo con gli insegnanti è importante poiché vedono un lato di nostro figlio che a noi è impossibile vedere. Importante è offrire ai figli esperienze, stimoli diversi, svariati per fargli provare le varie arti, le varietà di possibilità che ognuno ha.

Questo serve a conoscere meglio se stesso e capire cosa gli piace fare.

Alcuni bambini hanno particolare talento nelle relazioni con gli altri, fanno amicizia facilmente, sono ottimi mediatori in caso di conflitto e sanno organizzare il gruppo di amici. Anche queste sono doti da riconoscere, curare e valorizzare.

L’importante è non proiettare i nostri desideri e le nostre aspettative sui figli imponendogliele, è dannoso e non serve a capire cosa lui o lei realmente vuol fare.

Errore da non fare è l’iperstimolazione, troppi interessi che appesantiscono il lavoro dei nostri figli cioè fare i bambini e giocare. Quindi no allo stress e sì al gioco, agli amici ed al riposo. Così un bambino può crescere amato e sereno.

Letto 4385 volte Ultima modifica il Martedì, 13 Novembre 2018 13:09

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